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"Dall'esterno, non sembrava molto differente da dozzine di altre maschere del potere. Ma mentre altre maschere potevano essere strumenti utili o potenti armi, questa aveva il potere di donare vita ad un universo... o di cancellarla."

Narratore, Inferno

La Ignika è la leggendaria Kanohi della vita, creata dai Grandi Creatori come eventuale cura per il Grande Spirito. Dopo il sacrificio di Matoro per salvare Mata Nui, la maschera ha creato per se stessa un corpo, divenendo Toa Ignika. La maschera ha poi contenuto lo spirito di Mata Nui durante il suo esilio ed è tuttora il luogo in cui risiede, dormiente, il grande spirito.

Storia[]

La Kanohi Ignika fu forgiata circa 100000 anni fa dai Grandi Creatori su Spherus Magna. Fu creata nella Valle del Labirinto. Il suo scopo sarebbe stato curare il grande spirito se la salute di questi fosse stata danneggiata. Un portatore, indossando la maschera, avrebbe potuto sacrificare la sua vita per salvare quella di Mata Nui. La maschera avrebbe però avuto anche una seconda funzione: cancellare tutta la vita dell'universo, se questa non si fosse evoluta come previsto e voluto dai Grandi Creatori. La Ignika possedeva inoltre una mente propria. Dopo essere stata forgiata, la maschera venne toccata da un Grande Creatore curioso, che però non era destinato ad indossarla, perciò la Kanohi infuse in lui un potere maledetto. Il Grande Creatore iniziò infatti a vedere qualsiasi cosa intorno a lui come se prendesse vita e gli chiedesse aiuto. L'essere in poco tempo impazzì e gli altri Grandi Creatori lo imprigionarono. Poco tempo dopo i Grandi Creatori scavarono le 777 Scale sotto la regione di Voya Nui, posizionando poi la maschera nella Camera della Vita, sopra un piedistallo. Posero poi per proteggerla diversi guardiani lungo la scalinata, come Umbra. La maschera stessa creò in seguito nuovi guardiani, come i Protodax. Circa 79000 anni fa, a causa della Grande Rottura, la salute del grande spirito venne compromessa e un team di Toa guidato da Jovan riuscì a recuperare la maschera. Quest'ultima, avvertendo che uno di loro era destinato ad indossarla, permise al team di raggiungere Karda Nui, dove uno dei Toa indossò la maschera e si sacrificò per salvare Mata Nui. I Toa riportarono poi la Kanohi nella sua posizione originale.

Grande Cataclisma[]

La maschera rimase nella camera per vari millenni, sopravvivendo al Grande Cataclisma che sparò Voya Nui sulla superficie di Aqua Magna e la rese un'isola. Essa iniziò tempo dopo ad avvertire che degli esseri la desideravano. Un gruppo, i Piraka, la voleva per scopi malvagi, mentre un altro, i Toa Inika, la desiderava per curare il morente grande spirito. Aspirando ad un nuovo guardiano, la Ignika fece in modo che Vezon, un mezzo Skakdi che la desiderava, raggiungesse illeso la camera della vita. Quando però Vezon trovò e tentò di rubarla, la maschera si fuse alla sua testa e i suoi piedi si fusero al corpo di un Fenrakk ingrandito. La Ignika fornì inoltre i due nuovi guardiani di vari poteri. Con il tempo, però, la maschera si stancò di avere Vezon come guardiano e individuò un nuovo, potenziale portatore: Matoro. Realizzando poi che i Piraka erano una minaccia per lei, la Kanohi assunse un colore argenteo, per simboleggiare l'inizio del conto alla rovescia verso l'uccisione di tutta la vita dell'universo. In quel momento, Matoro si trovava in un tunnel che conduceva a Karzahni e che assorbiva tutta la luce.

Comic Matoro Gets Ignika

Matoro estrae la Ignika dal volto di Vezon

La maschera si personificò allora nel tunnel come un essere vivente e Matoro, credendo fosse un suo compagno, afferrò la sua mano e lo seguì, solo per scoprire, una volta uscito dal tunnel, che tutti i suoi amici erano già fuori. Il Matoran, disposto a seguire i suoi compagni, aveva superato il test della maschera, che ora lo desiderava come guardiano. Qualche giorno dopo, i Piraka giunsero nella camera della vita, ma vennero sconfitti agilmente da Vezon. Subito dopo arrivarono i Toa Inika e durante lo scontro con Vezon, Jaller riuscì a spingere i due guardiani nella lava. La Ignika però li salvò e trasformò Fenrakk nel Drago Kardas, una feroce creatura che aveva ancora Vezon fusa a lei. Kongu proiettò poi con la sua Suletu i pensieri della maschera nella mente di Vezon, rivelando che essa desiderava Matoro come portatore, non più lo skakdi. Vezon impazzì e Jaller approfittò della distrazione per scagliare contro di lui una Zamor speciale, che lo pose in stasi. Matoro, sapendo ora da Kongu che la Ignika lo desiderava, estrasse dal volto di Vezon la maschera, che però venne improvvisamente scagliata via da un colpo del drago Kardas. L'artefatto volò verso la suerficie, cadendo poi in acqua e sprofondando nell'oceano che circondava Voya Nui. Hahli tentò di recuperare la maschera, ma non ci riuscì a causa della pressione marina troppo elevata. Con i Piraka sconfitti, la Ignika registrò un nuovo equilibrio del bene e del male, tornando quindi dorata.

Mahri Nui[]

Comic Kanohi Ignika Travels to Mahri Nui

La Ignika raggiunge Mahri Nui

La maschera affondò nell'oceano e, a contatto con il Mutageno del Pozzo, iniziò lentamente a corrodersi e a liberare la sua energia sotto forma di aria. Venne poi avvistata da una Ga-MatoranKyrehx, che inizialmente l'aveva scambiata per un pezzo di ferraglia. Dopo aver capito che era una Kanohi, Kyrehx la afferrò e decise di mostrarla al concilio di Mahri Nui. Non essendo Kyrehx destinata ad indossarla, la maschera tuttavia le donò una maledizione, facendo crescere a dismisura le piante marine che si trovavano intorno a lei per afferrarla. La Matoran venne intrappolata da un'alga marina e un Po-MatoranDekar, la trasse in salvo. Kyrehx, capendo che la maschera aveva degli strani poteri, la lasciò a Dekar, il quale venne a sua volta maledetto dalla maschera: qualsiasi cosa avesse attaccato, si sarebbe automaticamente curata. Il Matoran partì poi per cacciare, ma scoprì dopo ripetuti tentativi che non riusciva a ferire alcuna Anguilla Velenosa. Realizzò che era colpa della Ignika e decise di distruggerla. Lasciò quindi Mahri Nui per evitare che la maschera fornisse altre maledizioni ai Matoran. Sulla sua strada, Dekar incontrò due BarrakiKalmah e Mantax, anche loro in cerca della Ignika. Per fuggire, il Matoran si nascose in una grotta, dove tentò di spaccare la maschera con una pietra. Il manufatto però rispose generando un'onda energetica, che investì un'anguilla velenosa, facendola diventare lunga 90 metri. La gigantesca anguilla colpì Dekar e Kalmah, mentre Mantax fuggì. Dekar si riprese e capì che la maschera generava poteri anche senza essere indossata. La Kanohi raccontò poi telepaticamente la sua storia al Matoran. Tempo dopo i Barraki giunsero da lui con Brutaka. Brutaka tentò di convincere Dekar a cedergli la maschera, ma il Po-Matoran rifiutò. Ehlek generò allora una scossa elettrica su di lui, costringendolo a lasciarla. Pridak la prese, ma in quel momento, la Ignika generò una gigantesca onda di luce, che illuminò l'intera Mahri Nui e il pozzo.

Comic Mantax with Ignika

Mantax in possesso della maschera

L'onda trasformò i Toa Inika nei Toa Mahri, come richiesta d'aiuto. La maschera trasformò inoltre il morente Dekar in un duplicato del vecchio carceriere del pozzo, Hydraxon, morto durante il cataclisma. In seguito i Barraki diedero la maschera a Nocturn, che venne anch'esso maledetto. L'artefatto creò inoltre una maledizione per un Gadunka lì vicino, facendolo divenire enorme. Nocturn perse poco dopo la maschera durante uno scontro con il nuovo Hydraxon, che, capendo che era troppo pericolosa, decise di distruggerla. Mentre la colpiva con il suo Blaster Cordak, Hydraxon venne bruscamente attaccato da Hahli, decisa a fermarlo. La Ignika finì così nelle mani di Mantax, che fu maledetto da essa. Jaller e Matoro riuscirono però a riprenderla e i Toa Mahri si preparano a distruggere La Corda prima di utilizzare la maschera. Il gruppo venne tuttavia attaccato da Gadunka, che afferrò la maschera. Quest'ultima, spaventata, rispose con una nuova maledizione, facendo tornare il Rahi minuscolo. A questo punto i Toa, con la maschera con loro, distrussero la corda e Voya Nui affondò in mare, tornando verso il Continente Meridionale. Purtroppo era troppo tardi: Mata Nui era morto. La Ignika smise quindi di brillare.

419px-Comic Ignika Life Burst

Il potere della Ignika viene utilizzato per resuscitare Mata Nui

Matoro tuttavia decise di provare a salvare il grande spirito e seguì Voya Nui verso il continente, riuscendo così a raggiungere Karda Nui prima che il suo accesso venisse sigillato da Voya Nui. Il Toa indossò quindi la maschera, scoprendo che doveva sacrificarsi. Decise comunque di continuare e, dopo aver teletrasportato i Toa Mahri su Metru Nui, venne trasformato dalla maschera in pura energia, che venne poi infusa a Mata Nui per rianimarlo.

Karda Nui[]

Dopo essere stata utilizzata da Matoro, la Ignika cadde nella Palude dei Segreti. Qui, ispirata dal coraggio dimostrato da Matoro, decise di provare l'esperienza di essere un eroe. Si creò quindi un corpo con del materiale organico presente nella palude, formando anche un veicolo volante su cui stare. Chiamandosi "Toa Ignika", il guerriero volò verso i Villaggi Stalattite, dove decise di unirsi ai Toa Nuva che lì stavano combattendo contro i Makuta. Toa Ignika rintracciò i Toa Nuva Phantoka mentre loro si dirigevano verso il nido delle sanguisughe d'ombra e salvò la loro vita velocizzando la vita di un Rahi che li aveva attaccati e uccidendolo. I Toa, stupiti dal suo potere, lo accolsero con loro, anche se non erano a conoscenza della sua vera identità. All'intero del nido, Toa Ignika apparve ai Toa come un mostro, a causa di un'illusione formata da Mutran, e venne quindi da loro attaccato. Confuso e irato, Toa Ignika decise di rispondere ed iniziò lentamente ad uccidere i Toa, che però si accorsero presto del loro errore e riuscirono a fermare la Ignika. Si accorsero inoltre con stupore che stava indossando la famosa maschera della vita. Dopo essere riuscito a distruggere il nido insieme agli altri, Toa Ignika ingaggiò una battaglia con Makuta Icarax. Durante lo scontro, utilizzò i suoi poteri per trasformare Icarax di nuovo in un essere biomeccanico, sconfiggendolo. Decise quindi di rimanere a sorvegliarlo, mentre gli altri Toa scesero verso la palude dei segreti. Icarax, per sbarazzarsi del Toa, gli raccontò del suo potere di eliminare tutta la vita dell'universo e gli disse che il suo utilizzo era imminente. Non capendo che non era vero, il Toa abbandonò il Makuta per recarsi in fretta dai suoi compagni e avvertirli dell'imminente pericolo.

Toa Ignika Creation

La Ignika si crea un corpo proprio

Avendo sviluppato la capacità di parlare, l'essere si riunì ai Toa e li informò dell'imminente conto alla rovescia. Li seguì poi dentro il Codrex, dove venne avviato il processo di risveglio di Mata Nui. Questo era però troppo lento, perciò i Toa Nuva proposero a Toa Ignika di sacrificare i suoi poteri per accelerarlo. Il Toa inizialmente rifiutò, ma Gali lo convinse ricordandogli il sacrificio compiuto da Matoro allo stesso modo. Il corpo di Toa Ignika si trasformò quindi in pura energia, che venne impiegata per risvegliare il grande spirito. La Ignika, ora tornata come una maschera, rimase nel Codrex. Teridax, però, ora padrone assoluto dell'universo, doveva sbarazzarsi dello spirito di Mata Nui, perciò lo trasferì a forza dentro la Ignika, spedendo poi quest'ultima nello spazio aperto. Mata Nui riuscì in poco tempo a dominare la maschera, attendendo un'occasione per riprendere il suo corpo.

Bara Magna[]

La maschera e Mata Nui si schiantarono infine sulla superficie di Bara Magna, dove la Ignika creò per il suo possessore un nuovo corpo. Nei tempi successivi la maschera trasformò diversi oggetti quando entravano a contatto con lei e Mata Nui imparò presto a padroneggiare questa abilità. Utilizzò per esempio la maschera per fornire poteri elementali ai Glatorian AckarKiinaGreshTarix e Vastus. Con essa trasformò inoltre Metus, un Agori traditore, in un serpente. Dopo aver trovato nella valle del labirinto una Fonte di Potere, Mata Nui entrò nella sala di comando del Robot Prototipo, dove rimosse la maschera dal suo volto, dissolvendo il suo corpo. Trasferì poi il suo spirito nel robot, mentre la Ignika rimase sotto il suo controllo.

Comic-Ignika-On-Bara-Magna

La Ignika atterrata su Bara Magna

Mentre Mata Nui combatteva con Teridax, la maschera della vita ricevette un messaggio da Tren Krom e apparve così davanti a Tahu, che era appena uscito dall'universo Matoran. La maschera trasformò Tahu di nuovo in Toa Mata e creò per lui l'Armatura d'Oro, i cui pezzi vennero però scagliati via da un colpo di Teridax. Tahu li recuperò e utilizzò l'armatura per distruggere l'armata di Rahkshi di Teridax, il quale venne poi ucciso da Mata Nui. Combinando i poteri del robot prototipo e della Ignika, Mata Nui investì subito dopo la riformata Spherus Magna con energia, fornendo nuova vita al suo habitat arido. Il robot collassò e Mata Nui, legato ormai alla maschera, trasferì la sua anima in essa. Dall'artefatto, il grande spirito parlò alla popolazione di Spherus Magna, esprimendo il suo desiderio di non interferire nella vita della nuova società. Si ritirò quindi dormiente nella Ignika, dove si trova tutt'ora.

Abilità e caratteristiche[]

La Ignika è unica fra tutte le Kanohi in quanto possiede una mente propria, sebbene molto semplice e primitiva. La maschera è in grado di agire per la propria salvaguardia, creandosi guardiani che la proteggano da minacce esterne. Ha più volte mostrato di provare emozioni e pareri basilari, come il desiderio o l'avversione, ma anche alcune più complesse, come l'ammirazione che ha provato per Matoro dopo il suo sacrificio. Toa Ignika non era invece un vero Toa, era solo un corpo creato dalla maschera per provare le emozioni di essere un eroe. Non avendo un intelletto sviluppato, Toa Ignika agiva in base alle proprie volontà e ignorando gli altri, un po' come un bambino piccolo. Non era infatti in grado di distinguere il vero dal falso e non si poneva neanche tale dubbio. Non era inoltre in grado di parlare, ma ha rapidamente appreso come farlo ascoltando le discussioni degli altri. La maschera ha dimostrato più volte di non essere pienamente cosciente dei suoi stessi poteri, venendo informata ad esempio da Icarax riguardo il su conto alla rovescia per la cancellazione di tutta la vita dell'universo.

Poteri[]

Cursed Squddies

La Ignika si difende e uccide dei calamari marini

Quando un essere non destinato ad indossare la maschera la tocca, essa gli dona una maledizione. Queste maledizioni variano da essere a essere e sono attive fintanto che l'essere è a contatto con la maschera. L'unica eccezione conosciuta è il Grande Creatore maledetto, rimasto così anche dopo aver lasciato la Ignika. La maschera è in grado di fare virtualmente ogni cosa sulle vite con cui viene a contatto. Può assorbire o controllare la forza vitale degli altri, potendoli quindi uccidere. Per resuscitare o curare il grande spirito necessita però di un portatore che sacrifichi la propria energia vitale. Solo all'interno del Codrex la maschera può farlo con i suoi stessi poteri. Sebbene potesse rigenerare la forza vitale di Mata Nui, la maschera svolgeva anche una funzione di "interruttore mortale" per la vita dell'universo. Se infatti esso era ritenuto senza rimedio per qualsiasi tipo di causa, la maschera iniziava un conto alla rovescia che portava all'uccisione di qualsiasi essere vivente in esso. I Grandi Creatori crearono questa funzione per un eventuale futuro in cui l'universo non funzionava secondo i progetti da loro prestabiliti. In caso di avvio del conto alla rovescia, la maschera sarebbe passata da un colore dorato ad uno argenteo, per poi passare ad uno nero. I Grandi Creatori programmarono nella maschera anche la creazione della maschera d'oro, che sarebbe stata potuta utilizzare per distruggere l'Antidermis, l'essenza dei Makuta. Toa Ignika poteva eseguire un'Esplosione Nova e solitamente attaccava accelerando il ciclo vitale di un essere. La maschera della vita, come la Vahi e la Maschera della Creazione, sono ad un livello di potere leggendario: la distruzione di una di esse causerebbe uno squilibro a livello universale del loro potere. La maschera può inoltre fornire poteri ad altri esseri, come nel caso di Vezon o Click e può invertire trasformazioni come quelle da Toa a Turaga.

Maledizioni[]

  • Grande Creatore maledetto - Oggetti inanimati intorno a lui prendono vita e gli chiedono di aiutarli. Questa maledizione è stata accidentalmente resa permanente.
  • Vezon - Venne fuso ad un Fenrakk ingrandito ed ottenne diversi poteri.
  • Kyrehx - La vegetazione marina intorno a lei cresceva e le si avvinghiava addosso.
  • Dekar - Divenne incapace di uccidere qualsiasi organismo.
  • Pridak - Le sue facoltà mentali e le sue emozioni venivano accentuate.
  • Nocturn - Uccideva istantaneamente chiunque toccasse.
  • Mantax - Assorbiva l'energia vitale di chi gli stava vicino.
  • Gadunka - Poteva rimpicciolire esseri viventi, compreso se stesso.

Portatori[]

419px-Comic Matoro's Sacrifice

Matoro si sacrifica per utilizzare la Ignika

La maschera della vita poteva essere indossata solo da coloro che erano destinati a farlo, atrimenti venivano maledetti da essa.

  • Un Toa del team di Jovan (brevemente, deceduto)
  • Matoro (brevemente, deceduto)
  • Mata Nui (non più, si è ritirato in essa)

Guardiani[]

La maschera poteva usare i suoi poteri per creare nuovi guardiani, qualsiasi volta ne sentisse il bisogno. Sebbene non ci sia limite al numero di guardiani possibili, solo un portatore destinato ad indossarla alla volta. A differenza di un semplice guardiano, un portatore destinato non viene maledetto dalla Ignika. Alcuni guardiani la proteggevano, ma non erano stati creati da lei.

Set[]

ToaIgnikacomeset

Toa Ignika come set (2008)

La Ignika è stata rilasciata per la prima volta nell'estate del 2006 nel set titano Vezon & Fenrakk (codice 8764), oltre che nel set Vezon & Kardas (codice 10204). In entrambi i casi era fusa alla testa di Vezon. Toa Ignika è stato poi rilasciato nell'inverno del 2008. il set conteneva 140 pezzi e il suo codice era 8967. Insieme al Toa era inoltre presente il suo veLivolo. Il set poteva essere combinato con Pohatu (codice 8687) e Vamprah (8692) per formare un Niazesk. La Kanohi Ignika è stata poi rilasciata nei due set di Mata Nui del 2009: nel set medio (codice 8989) e in quello titano (8998).

Trivia[]

  • Il corpo presente sulla maschera, simile all'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, rappresenta il corpo di Mata Nui ed è lo stesso simbolo che è presente sul Codrex.
  • Se la Ignika fosse tornata nell'universo Matoran durante il regno di Teridax, avrebbe molto probabilmente assunto un colore nero a causa del dominio di Makuta.


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